Se avete sentito parlare del Miele di Manuka, sapete benissimo che a questo sono attribuite delle straordinarie virtù terapeutiche. Questa singolare varietà di miele è un prezioso gioiello della Nuova Zelanda e sta vivendo attualmente un momento di splendore. Il nome deriva dal fatto che è un miele prodotto dal nettare della pianta di Manuka.
Cos’è la Manuka
Il Miele di Manuka è un miele prodotto dal nettare della pianta di Manuka.
La Manuka è una pianta tipicamente neozelandese. Da essa si ricavano il miele, l’olio e un tè molto pregiato. Questa pianta si presenta in tutte le dimensioni, da coltura di copertura alta cinque centimetri fino ad albero di quindici metri. Di solito, però, ha la forma di un arbusto alto da due a cinque metri. Si tratta di un rovo che si insedia facilmente nei terreni incolti e si propaga molto velocemente: una vera e propria erba infestante la cui vitalità è letteralmente inestirpabile! Basta considerare che anche il più piccolo frammento di radice rimasto nel terreno è in gradi di germogliare di nuovo e svilupparsi rigoglioso.
La pianta di Manuka sprigiona un gradevole aroma fragrante e i suoi fiori sono tipicamente di colore bianco rosato. Offre un habitat adeguato a una grande varietà di specie animali: tra queste le api, che dal nettare dell’arbusto di Manuka ricavano un miele di qualità straordinaria.
Miele di Manuka proprietà
In uno studio del 2000, il Professore Peter Molan ha attestato gli effetti straordinariamente antimicrobici del Miele di Manuka. Da quel momento la domanda di questo prodotto sul mercato è letteralmente esplosa. Questo miele si è rivelato eccellente nel trattamento delle ferite, non solo di quelle lievi ma anche e soprattutto di quelle più grandi, anche croniche. La clinica Havelhöhe di Berlino, ad esempio, lo impiega a tale scopo.
Nel suo libro Il Miele di Manuka: E le sue straordinarie proprietà curative naturali (che vi invito a leggere, link), l’autore Detlef Mix dimostra quanto le aspettative su questo straordinario prodotto della natura siano reali.
Sia l’olio estratto dalle foglie di Manuka, sia il miele prodotto a partire dal nettare dei suoi fiori hanno proprietà antimicrobiche. La loro qualità è legata all’habitat in cui crescono le piante. Il più importante principio attivo, il metilgliossale (MGO) viene creato dunque dalla pianta e non dalle api.
In generale, qualsiasi miele ha proprietà antimicrobiche. Ma la particolarità del Miele di Manuka è che si comporta in maniera “selettiva”. Si può parlare di un effetto antimicrobico “a banda larga”, come un antibiotico a banda larga, che non distrugge però i batteri benefici. Sappiamo benissimo, infatti, che un antibiotico a banda larga ha come effetto collaterale la perdita totale della flora batterica intestinale. Una cura antibiotica ha spesso come conseguenza dei problemi all’intestino, la maggior parte di noi ne sa qualcosa.
Il Miele di Manuka si comporta, invece, in modo selettivo: ciò vuol dire che ostacola o elimina i batteri nocivi, mentre la nostra flora orale e intestinale viene risparmiata e addirittura beneficia di una stimolazione positiva.
Inoltre, a differenza dei normali antibiotici, il miele di Manuka agisce in modo trasversale rispetto alle diverse specie, in quanto è efficace anche contro funghi e virus. Per questo è più corretto dire “antimicrobico” piuttosto che “antibatterico”: la sua azione è efficace contro batteri, virus e funghi!
Principio attivo: il metilgliossale
Per venti lunghi anni diversi studi condotti da diverse università si è cercato di individuare il fattore che determinava la grossa differenza fra un miele di Manuka attivo e le altre varietà. Per molto tempo si è parlato di “Unique Manuka Factor” (UMF), ovvero Fattore Manuka Unico, per riferirsi a questa particolare sostanza antimicrobica. È stato ad opera del chimico alimentare dell’Università di Dresda, il Professore Thomas Henle, che il UMF è stato individuato nella degradazione dei carboidrati metilgliossale (MGO).
Il MGO è presente nel Miele di Manuka in concentrazione variabile. Esso è già presente in una concentrazione sempre diversa nel nettare della pianta, risultando dunque in natura molto variabile. Ai fini commerciali, infatti, si mescolano diverse intensità per avere una miscelazione relativamente stabile. L’informazione sulla concentrazione è fondamentale e viene aggiunta alla denominazione. Per questo leggiamo sul barattolo diciture come MGO 100+, oppure MGO 250+ o MGO 400+. Questo significa che sono presenti almeno 100, 250 o 400 milligrammi di metilgliossale per chilogrammo di miele. Il simbolo + indica “almeno”, 100+ vuol dire “da 100 in sù”.
La produzione di metilgliossale non è semplice. Questa sostanza si sviluppa infatti solo in determinate fasi della produzione del miele ed è influenzata da altri fattori che ne rendono la produzione difficile e costosa. Ciò giustifica gli altissimi costi di questo miele. Ovviamente più il fattore MGO è alto, più sale il prezzo. Conoscere la concentrazione necessaria per trattare il proprio problema è dunque importante per evitare sprechi di denaro.
Quando sentite parlare di Miele di Manuka arricchito, significa semplicemente che la pianta arricchisce il proprio nettare con queste sostanze. Non è però ancora chiaro quali siano i fattori climatici e genetici che rendono il miele “attivo”.
Molteplice impiego medicinale
L’efficacia del Miele di Manuka contro batteri, virus e funghi lo rende un candidato ideale per l'impiego terapeutico in svariate situazioni.
L’impiego del Miele di Manuka può anche essere di coadiuvante alle classiche terapie, antibiotica o addirittura chemioterpica, per massimizzarne l’efficacia. Lenisce infatti gli effetti indesiderati e in nessun caso ne diminuisce l’efficacia. Se non potete dunque rinunciare alle terapie classiche, non significa che dovete rinunciare a provare il Miele di Manuka. Come per tutti i rimedi naturali, non bisogna mai rinunciare alla medicina classica o al parere di un medico, ma si può semplicemente affiancare alla terapia classica per aumentarne l’efficacia.
L’impiego terapeutico del Miele di Manuka si può riassumere nelle seguenti aree:
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- Ferite esterne
- Cavità orale
- Naso e seni paranasali
- Faringe e vie respiratorie
- Esofago
- Stomaco
- Intestino
- Fegato e altri organi interni
In generale, il Miele di Manuka è applicabile per combattere batteri, virus e funghi. In caso di infiammazioni e infezioni, il fattore decisivo è di far arrivare quanto possibile a contatto il miele con la parte da trattare. Altrimenti, se ne consiglia un’assunzione per via orale tre volte al giorno come una qualsiasi medicina.
Come riconoscere il Miele di Manuka originale
Potete riconoscere il Miele di Manuka originale prodotto in Nuova Zelanda dalla denominazione MGO e dal simbolo della felce argentata. Considerata la difficoltà della produzione e gli elevati costi ad essa associati, bisogna diffidare dei prezzi bassi. Il Miele di Manuka è molto costoso e bisogna essere disposti a spendere. In compenso potete beneficiare delle sue incredibili proprietà per guarire.
Questo miele è molto sensibile alla luce, per cui si consiglia di acquistare barattoli in vetro scuro, che impedisce alla luce di passare e alterare il prodotto.
Non è necessario acquistare direttamente la massima intensità di MGO. A seconda del problema da trattare, potete benissimo limitarvi al fattore più basso o uno medio, ottenendo l’effetto desiderato senza spreco di denaro.
Miele di Manuka testimonianze
Se siete interessati a leggere delle testimonianze di persone che hanno già provato il Miele di Manuka, una fonte è rappresentata dalle recenzioni. Un classico esempio, a cui personalmente ricorro spesso, è quello delle recenzioni di Amazon.
Di seguito vi riporto alcune delle testimonianze a mio parere più interessanti. Inoltre, potete trovare una selezione di Miele di Manuka, che potete acquistare direttamente su Amazon cliccando sul relativo link.
Abbiate cura di voi, al naturale! 
