Come conservare l'olio di oliva in casa

5 Giugno 2023
3 minuti

Probabilmente avete acquistato una grande quantità di olio o vi accingete a farlo e vi state chiedendo come conservare l'olio di oliva al meglio per preservare le sue proprietà organolettiche.

Durata e scadenza dell'olio di oliva

La buona notizia è che è possibile conservare l'olio in casa senza farlo deteriorare. Per farlo vi basterà seguire delle semplici regole che trovate in basso. Prima di conservarlo, e a scadenze regolari, è inoltre buona pratica filtrare l'olio, specialmente se lo avete acquistato direttamente dal frantoio.

La notizia meno buona, ma molto importante da sapere, è che l'olio ha una durata limitata. Dovrebbe essere consumato idealmente entro i 12 e comunque non oltre i 18 mesi dalla data di imbottigliamento. Per legge esso va conservato entro 24 mesi dalla data di imbottigliamento. Ma per gli amanti del buon olio di oliva non sarà di certo un problema consumarlo!

Guida pratica per conservare l'olio di oliva in casa

Ecco 6 semplici regole da seguire per conservare l'olio di oliva in casa:

  1. Temperatura
  2. Esposizione alla luce
  3. Ossigeno
  4. Ambienti privi di odori
  5. Il contenitore giusto
  6. La pulizia del contenitore

1. Temperatura

La temperatura ideale è tra i 14 e i 18 gradi. Bisogna evitare di far congelare l'olio o esporlo a temperature elevate, perché le sue proprietà organolettiche sarebbero compromesse.

Una soluzione potrebbe essere quella di conservarlo in cantina, per evitare sbalzi di temperatura estate-inverno. Se non avete una cantina il posto migliore è una dispensa fredda e buia.

2. Esposizione alla luce

La luce accelera il processo di ossidazione, ovvero di rancidimento dell'olio. Per questo è bene conservare l'olio in ambienti bui e scegliere contenitori scuri, che impediscano la penetrazione della luce e dei raggi ultravioletti. Questo è il motivo per cui le bottiglie in vetro sono sempre di colore scuro.

3. Ossigeno

Anche l'ossigeno, come la luce, accelera il processo di ossidazione e altera quindi la composizione chimica dell'olio. Per questo moltivo bisogna evitare contenitori semivuoti che incamerano una grande quantità di aria e utilizzare tappi ermetici. Fate attenzione a chiudere accuratamente il contenitore dopo ogni utilizzo.

4. Ambienti privi di odori

L'olio assorbe come ogni grasso gli odori, piacevoli e spiacevoli. Anche per questo i contenitori devo essere ben chiusi e riposti in ambienti ben areati e privi di contaminazioni aromatiche.

5. Il contenitore giusto

I recipienti ideali sono di acciao, latta, vetro scuro e porcellana. Questi materiali riparano l'olio da aria, luce, alte temperature, non rilasciano sostanze nocive o che alterano le proprietà organolettiche dell'olio. Vediamoli nel dettaglio.

  • I contenitori in acciaio sono molto resistenti e proteggono totalmente dalla luce. Di questo materiale sono infatti solitamente i silos di immagazzinamento utilizzati dai produttori.
  • La latta è simile all'acciaio per proprietà, ma la sua leggerezza e maneggevolezza la rende più adatta all'utilizzo privato. Sono diffuse infatti in commercio i recipienti in latta da 5 e 1o litri. L'unico punto debole di questo materiale è che può soffrire il contatto con l'aria.
  • Il vetro ha un aspetto più gradevole che lo rende più adatto all'utilizzo domestico. Non filtra completamente la luce, per questo è bene evitare il vetro trasparente e riporre le bottiglie in una dispensa al buio. Se avete una bottiglia in vetro chiaro non disperate e adottate questo trucchetto: avvolgetela in semplice carta di alluminio per impedire la penetrazione della luce!
  • Le oliere di porcellana, infine, proteggono molto bene dalla luce e con la loro funzione decorativa sono un piacere da presentare. Se volete mettere un oliera trasparente in tavola per esporne il colore oro si consiglia di versarvi sostanto l'olio per il consumo immediato.

6. Pulizia dei contenitori

Non meno importante della scelta del contenitore giusto è la pulizia dello stesso. Abbiate cura di pulire e asciugare il recipiente o la bottiglia dopo ogni svuotamento. Ciò contribuirà a evitare una troppo rapida degradazione dell'olio.

Per garantire lunga vita al vostro olio è anche importante il processo di filtraggio prima e durante la conservazione. Per approfondire vi rimando al mio articolo Come filtrare l'olio di oliva in casa.

Olio rancido e smaltimento

Come avrete notato, si tratta di regole semplici ma importantissime per garantire una lunga vita al vostro olio. Se le rispetterete non dovrete temere di vedere il vostro olio irrancidirsi.

Se l'olio però supera la data di scadenza o si è irrancidito prima di averla superata, è importante fare attenzione alla modalità di smaltimento. Potete accertarvi che questo avvenga nel pieno rispetto dell'ambiente, onde evitare, ad esempio, l'inquinamento delle falde acquifere e l'intasamento delle tubature.

Prima di smaltirlo, potete inoltre considerare di impiegare l'olio non più adatto al consumo in cucina per degli usi alternativi. Esistono numerosi ambiti, dalla cosmetica alla pulizia della casa, in cui l'olio di oliva scaduto o andato a male può diventare un valido alleato. Questo continua ad avere, anche se irrancidito, delle proprietà benefiche per la salute della nostra pelle, dei nostri capelli e aiutarci in diversi compiti casalinghi. Per approfondire, vi rimando all'articolo Come utilizzare l’olio di oliva vecchio o scaduto.

A questo punto non mi resta che augurare lunga vita al vostro olio e buon divertimento!

Abbiate cura di voi e dell'ambiente, al naturale! 💖

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